COUNSELING PSICOLOGICO

Cos’è, quali obiettivi si pone e come si articola.
Il Counseling psicologico è uno strumento che tramite l’utilizzo della relazione mira ad aiutare la persona a sviluppare le proprie risorse personali e migliorare la consapevolezza di sé. Attraverso un uso consapevole del potere riabilitativo delle relazioni costruttive, si mira ad aiutare le vittime di violenza, nei casi per cui tale processo si ritenga quello più idoneo, a sviluppare auto consapevolezza, accettazione di sé e delle proprie emozioni, accompagnandole verso una crescita e uno sviluppo sano delle proprie abilità e competenze. Il Counseling psicologico non è da intendersi come una forma di psicoterapia, bensì come una tipologia di intervento solitamente di durata mediamente breve, con obiettivi specifici e focalizzati alla promozione del benessere piuttosto che allo specifico disagio o disturbo. Un percorso di Counseling psicologico si articola in una prima fase (1/2 incontri) durante la quale valutare, definire il problema ed esplicitare gli obiettivi, una fase “centrale” di durata variabile (8/10 incontri)
finalizzata ad affrontare il problema ed eventualmente a una sua ricostruzione e un ultimo periodo cosiddetto di follow-up. Il Counseling si distingue da altri interventi psicologici per il tempo, generalmente è un percorso che si esaurisce nell’ arco di tre – quattro mesi, ma soprattutto per gli obiettivi e le modalità specifiche che lo contraddistinguano dal Sostegno psicologico o da un percorso di Psicoterapia.
Il SOSTEGNO PSICOLOGICO
Non ha un tempo prestabilito benché, in linea di massima, non abbia una lunga durata. È pensato come a uno spazio relazionale nel quale, nell’ambito di particolari situazioni sostanzialmente immodificabili, si promuove e si agevola la libera espressione della persona, di come e cosa veda, legga, senta e pensi di suddette situazioni. Come nel Counseling si può idealmente suddividere indicativamente allo steso modo, ma si differenzia anch’esso da un percorso di psicoterapia che invece presuppone e prende avvio a partire dalla percezione della persona coinvolta che le problematiche in questione abbraccino gran parte delle aree del proprio funzionamento.


PSICOTERAPIA
Riteniamo qui spendere due parole riguardo al modo in cui viene intesa la psicoterapia in tale contesto ed esporre le modalità con le quali si concretizza in questa peculiare situazione. Gli interventi di matrice psicologica, in questo specifico contesto si differenziano notevolmente dai tradizionali percorsi di psicoterapia. Rispondono ad esigenze e condizioni differenti da quelle tradizionali, chiamati quasi sempre ad affrontare vere e proprie “urgenze” vitali in un’ottica che obbliga ad una presa in carico più ampia e a un intervento, come già detto, multidisciplinare. Nella maggior parte dei casi, infatti, le vittime di violenza si rivolgono ad un’associazione già fortemente provate e svilite nella loro personalità, pesantemente minate nell’ autostima. Presentano quasi sempre un carico di problemi quotidiani molto elevato e soprattutto non commisurato alle risorse che sarebbero necessarie a sostenerlo. Gli scenari, all’interno dei quali si opera, in stretta collaborazione con le altre figure facenti parte dell’equipe, mostrano storie di vita diverse, sia per estrazione socio economica spesso degradata (benché non esclusivamente), sia dal punto di vista culturale, inglobando in questo termine anche diverse realtà provenienti da mondi lontani e differenti dal nostro per organizzazione sociale, storia e cultura. Il ricorso ad intraprendere un percorso piuttosto che un altro, come si evince, dipende primariamente dalla lettura e dalla costruzione del problema e dei suoi significati da parte del soggetto in questione. Viene infatti rivolta particolare attenzione al “significato” che la persona attribuisce al suo problema e, conseguentemente, alla richiesta di intervento esplicitata.
L’obiettivo primario della nostra Associazione è quello di accogliere, supportare e spesso reintegrare nella società le persone bisognose di aiuto.
Un particolare occhio di riguardo è rivolto ai minori coinvolti in situazioni difficili e dolorose, nel rispetto dei loro diritti, della loro serenità e del loro corretto e armonioso sviluppo. Alla luce di tali considerazioni spesso ci troviamo a gestire situazioni molto complesse per le quali sarebbero necessarie numerose e diversificate risorse non sempre reperibili, ma che con volontà e impegno si cerca di implementare e accrescere.